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14/10/2020
L’altalena emotiva

Un corretto lavoro su di sé di sicuro aiuta parecchio in certi periodi intensi ed emotivi. Essendo la nostra vita fatta di cicli karmici, di corsi e ricorsi, di situazioni cristallizzate che se non risolte si ripresentano ad intervalli più o meno regolari, ci si può trovare appunto in una sorta di sali e scendi emotivo. Nei momenti di discesa la mente meccanica tende inesorabilmente a riprendere il sopravvento sul pensiero profondo ed animico.

La mente di superficie quando è sotto particolare stress reitera scenari ansiotici e disastrosi a nostro danno, facendoci dimenticare quanto lavoro abbiamo svolto e quanta consapevolezza abbiamo ritrovato.

Questi momenti ci sono stati, ci sono e ci saranno sempre, quello che deve cambiare è il nostro modo di affrontarli, perché dopo anni di lavoro interiore, abbiamo ribaltato i vecchi paradigmi e soprattutto abbiamo compreso che “la mente mente” e che la sola cosa che conta è restare nel qui ed ora…ogni altro scenario, paura, ansia è solo una finzione un qualcosa che ad oggi non esiste e che probabilmente nemmeno si concretizzerà.

Per ritornare “al centro” è necessario diventare osservatori di noi stessi, vedere cosa succede dentro di noi in quei momenti, prendere per mano il dolore, ed appoggiarci sopra la nostra presenza, solo così potremmo sedarlo e trasmutarlo. Se siamo capaci di osservaci non tutto è perduto, ci saranno sempre momenti in cui avremo la tendenza a dimenticarci di noi, ma questo è umano, quello che deve renderci sereni è il fatto di avere compreso nel profondo che è tutto sotto il nostro controllo, che ogni evento della nostra vita in verità è voluto da noi e che la nostra Anima sa perfettamente cosa è meglio per noi.

Questa consapevolezza profonda, unità magari ad un momento di meditazione o preghiera, riporta tutto all’essenza del qui ed ora, riporta tutto al centro.

I problemi in realtà non esistono…ma li crea la nostra mente di superficie e spesso soffriamo perché abbiamo scelto di non vedere la realtà delle cose, di non accettare quello che ci succede: il dolore è solo non accettazione di ciò che la vita ha progettato per noi. Il nostro compito è essere sempre impeccabili, non di vincere in ogni occasione, la vittoria esterna quando c’è, se “viviamo nel centro”, nel flusso universale degli eventi è solo una conseguenza, ma non aggiunge nulla al nostro valore animico, perché Anima ha ben altri scopi diversi da quelli del suo apparato psico-fisico.

Quindi in conclusione viviamo con maggiore serenità anche i momenti di sali e scendi emotivo, perché restando qui ed ora, facendoci forza della nostra consapevolezza e prendendoci la responsabilità totale per gli eventi della nostra vita, avremo tutto ciò che ci occorre per superare i momenti critici e per uscirne più forti di prima.

 

Katia

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